Gente di Suni, 2022
Secondo una scuola di pensiero, l’identità altro non è che la concezione che noi abbiamo di noi stessi sia a livello individuale che collettivo: come noi ci vediamo all’interno della nostra comunità? E come la nostra comunità viene percepita dall’esterno? Quali sono i tratti caratteristici che, secondo noi, ci rendono unici tra gli altri, ma allo stesso tempo ci forniscono quei termini di paragone che sono alla base del confronto con l’altro?
Fotografare una comunità è sempre un processo che mira a semplificarne la complessità attraverso i ritratti di alcuni dei propri componenti, persone che si rendono disponibili a essere rappresentanti visivi dei propri compaesani, prestando la propria figura, aprendo le porte delle proprie botteghe e dei propri laboratori, mostrandoci le bellezze e le ricchezze del territorio sunese, dall’archeologia ai murales, dall’architettura alle
campagne.
Il lavoro “Gente di Suni” è un progetto partecipato in cui il ritratto fotografico è stato solo il traguardo di un percorso in cui fotografo e soggetti hanno discusso di sé stessi e del territorio che abitano, delle proprie peculiarità e caratteristiche, ponendo al centro della relazione instaurata il paese stesso: il medico e l’edicolante, il pastore e l’artista, il meccanico e il barista, insieme a tutti gli altri trascendono la propria esperienza di vita per diventare emblemi, rappresentazioni viventi non folcloristiche, icone di un tempo e di un luogo ben precisi e determinati.
Tutte le fotografie realizzate raccontano perciò il momento storico che stiamo vivendo, congelano un attimo dell’esistenza di tutta la comunità sunese, si prestano ad essere osservate come simulacro del presente, conservando allo stesso tempo il germoglio della memoria per chi le osserverà nel futuro.